Relazione d’impatto 2021

La Relazione d’Impatto è stata, anche quest’anno, innanzitutto un’occasione di riflessione e confronto. Come a Capodanno: si chiude simbolicamente un capitolo, si osservano i risultati, si fanno valutazioni e propositi per il futuro.

In sintesi, sul 2021: siamo piuttosto soddisfatte. Nella relazione proviamo a entrare un po’ nel merito delle informazioni e della valutazione degli obiettivi che ci eravamo dati per l’anno, quasi tutti raggiunti, che ci permettono per il nuovo anno di spostare il target un po’ più in là.

Siamo cresciuti, in modo lento ma consistente, e questa crescita ha portato nuovi progetti, nuove persone, un impatto sempre maggiore rispetto al nostro scopo di Beneficio Comune: contribuire allo sviluppo di una comunità più responsabile, in cui ciascuno svolga il proprio ruolo sociale in modo consapevole, efficace e sostenibile.

La lampadina in copertina per noi è questo: il tentativo di mettere in luce il ruolo che organizzazioni e individui svolgono nella società, aiutandoli innanzitutto a vederlo con responsabilità, per potenziarlo e accelerarne gli impatti. E anche per raccontarlo meglio, non solo a fini di posizionamento ma anche per contribuire allo sviluppo culturale, valorizzando modelli positivi, ispirando altre organizzazioni, innescando circoli virtuosi.

Rispetto al futuro, la prova che ci attende è quella che affrontano molte imprese delle nostre dimensioni: come crescere, valorizzando le esperienze e le competenze che abbiamo acquisito in un mercato che oggi le richiede con sempre maggiore frequenza, senza cambiare la nostra natura e senza mettere a rischio il patrimonio (di reputazione, relazioni, qualità di prodotto) acquisito in questi anni?

È una bella sfida, ma siamo consapevoli di poter contare su un capitale abbastanza straordinario: la qualità della coesione con i lavoratori, i clienti, i soci, i fornitori, che sono coloro per i quali e attraverso i quali si realizza il nostro impatto sulla società.

Quindi grazie, a ognuno di voi.

Nicoletta Alessi e Viviana de Luca