LO START UP
Goodpoint ha accompagnato lo start up della Fondazione Buon Lavoro, fondata da Michele e Pupi Alessi nel novembre 2018. La sua missione è quella di contribuire a sviluppare, sia sul piano teorico che su quello pratico, il “Buon Lavoro”: il lavoro come fonte di realizzazione delle persone, nell’ambito di una economia responsabile, inclusiva e sostenibile. In particolare, la Fondazione cerca di dare un contributo in tre ambiti:

- favorire la nascita di opportunità di lavoro di qualità, supportando le organizzazioni che intendono impegnarsi nel crearlo;
- aiutare le persone in cerca di soluzioni lavorative sostenibili, anche attraverso la formazione e l’orientamento;
- tutelare la dignità delle persone, qualora il lavoro venga a mancare.
IL MODELLO DELLA BUONA IMPRESA
Goodpoint, oltre ad aver guidato il processo di costituzione della Fondazione, ha partecipato alla fase di progettazione, curando la definizione delle aree di intervento, sviluppando operativamente i progetti, creando alleanze e partnership con soggetti del territorio e nazionali e presidiando la comunicazione.
Inoltre, con il contributo professionale di un gruppo di lavoro guidato da PwC e Goodpoint, la Fondazione ha presentato “Il modello della Buona Impresa”, un framework per osservare e valutare la capacità delle imprese di portare un beneficio agli stakeholder, innanzitutto attraverso i pilastri della sua attività: creare e condividere valore economico, dare valore al lavoro dei singoli individui, portare sul mercato prodotti o servizi in grado di rispondere alle esigenze della società.
Il focus dell’osservazione non è la sostenibilità sociale e ambientale, già oggetto di numerosi standard di reporting e misurazione, quanto la capacità di produrre valore per la società, in modo sostenibile nel tempo e per tutti.
Il modello è stato diffuso in logica open source per sollecitare la conversazione con professionisti del settore, imprenditori, amministratori delegati e stakeholder prioritari delle aziende, al fine di condividere i punti cardine dell’osservazione.

Punta ad avere una funzione culturale, di orientamento, utile in primis all’imprenditore e più in generale alla società, come chiave di lettura della natura dell’impresa e del suo valore.
Non è uno strumento di rating, ma rappresenta una griglia di osservazione e valutazione pensata innanzitutto a beneficio delle imprese come metodologia di rendicontazione rispetto alle finalità dell’impresa e al suo ruolo sociale.
Una sorta di “check list” rispetto ai punti su cui interrogarsi ed eventualmente individuare aree di miglioramento.
Il modello può essere inoltre utilizzato come metodologia di rendicontazione rispetto alle finalità dell’impresa e al suo ruolo sociale, anche ai fini della valutazione da parte degli stakeholder (e.g. standard di rendicontazione per le Società Benefit).